Progettare per raggiungere sostanziali risparmi energetici attraverso la riduzione degli sprechi e l’attento uso delle risorse, questo è stato l’obiettivo del progetto della scuola di Piobesi.

Edificio a due piani composto da due maniche delimitanti un’ampia piazza. La manica principale, che ospita le aule didattiche è orientata a sud-ovest, mentre quella secondaria (orientata a sud-est), contiene i laboratori, la mensa, e gli spazi di servizio. Il corridoio di distribuzione gode di uno splendido affaccio sul giardino (concepito come un’ “aula verde”), progettato con le stesse attenzioni riservate agli ambienti chiusi, dotato di installazioni ludicodidattiche appositamente progettate per la scuola. La posizione di “limite” dell’edificio rispetto all’abitato, ha suggerito l’adozione di texture e di linguaggi compositivi diversi per le rispettive facciate. Quella rivolta verso l’abitato, dotata di portico a doppia altezza e tagli irregolari nel numero, nella forma e nella disposizione delle finestrature è caratterizzata dall’impiego di pannelli lignei di differenti dimensioni modulari, mentre quella rivolta verso la campagna, è stata realizzata con laterizio a vista ed aperture regolari, con tratti legati alla tradizione. La Classificazione energetica B, è stato ottenuta privilegiando l’utilizzo di materiali naturali e di energie rinnovabili o assimilabili ed individuando soluzioni volte al risparmio energetico. Alcune fasi della progettazione hanno coinvolto gli utenti della scuola; gli studenti hanno visitato il cantiere e gli educatori hanno avviato una sperimentazione didattica che ha generato un forte coinvolgimento dell’intera Comunità e la crescita della sensibilità ambientale. Il progetto, segnalato dalle riviste del settore, ha conseguito diversi premi prestigiosi: Ancitel energia ed ambiente, Architetture Rivelate, ABB Energy Efficiency Award. L’intervento ha conseguito il massimo comfort e consistenti risparmi energetici (Classe B) agendo sulla riduzione delle dispersioni (U<0.25W/ m2K) e utilizzando energie rinnovabili (12.9 kWh/m3 anno). L’edificio è riscaldato tramite tele-riscaldamento e pannelli solari in copertura. L’energia elettrica è prodotta dal fotovoltaico sul tetto (20kW) e dalla piccola installazione ludico-didattica a forma di nave (circa 1,5 kW). L’acqua meteorica, raccolta in cisterne interrate, alimenta lo stagno didattico con fitodepurazione. L’intero edificio è governato da un sistema integrato domotico collegato con l’U.T. del Comune. Attraverso la domotica si conseguono: efficienza, risparmi energetici e percorsi didattici innovativi enfatizzati dalle geometrie e dai colori dell’architettura.